Qui sotto trovi la trascrizione del video e gli esercizi pratici proposti.
Diventa il regista dei tuoi stati d’animo
Fidati della tua mente
Tu sai che c’è una mente pensante e una mente operante. All’inizio del corso ti ho detto che decidevamo di chiamare così la mente conscia e la mente inconscia, per seguire i termini che si utilizzano ricorrentemente.
Ma non è importante come la chiami. Voglio farti notare semplicemente che hanno due occupazioni completamente diverse ma che noi siamo, fondamentalmente, guidati all’azione dalla nostra mente inconscia, non dalla nostra mente conscia.
I programmi che hanno inserito i nostri genitori, i maestri, gli zii, la cultura nella quale siamo cresciuti, sono depositati nella memoria del nostro computer, la memoria è l’inconscio, è la mente operante. Ovvero, quando parte un input esterno, noi ci troviamo a fare un determinato comportamento. Non lo abbiamo processato e abbiamo deciso che questo è il comportamento più adeguato a tale situazione.
Agiamo automaticamente… e per fortuna che è così, perché altrimenti sarebbe un disastro.
Pensa semplicemente al fatto che quando ti metti a letto, cosa fai?
Sviti la parte alta del cervello, lì dove c’è localizzata la mente pensante, la metti nel tavolino e ti addormenti… ma la tua mente inconscia non si dimentica di mantenere la temperatura, di far funzionare il cuore, il fegato la milza, i reni… e mi fermo qui.
Non si dimentica di far battere il cuore, non si dimentica di controllare la pressione, non si dimentica di far cambiare la pelle, non si dimentica di niente. Duemilionitrecentomila operazioni al secondo che vengono compiuti perché la tua mente inconscia che opera, si autogestisce.
Ora, sarà importante o non sarà importante? Dovremmo avere fiducia o non avere fiducia di questa mente inconscia?
Cioè, l’atto di fede più nobile che compiamo ogni volta è quello di dire “ok, vado a nanna, mi addormento, buonanotte, tanto ci pensa il mio inconscio a tenermi in vita. Così come mi ha aiutato a vivere, mi tiene in vita lui!” (dobbiamo avere fiducia nella mente inconscia) e poi pretendiamo che la nostra mente pensante prenda il controllo? Non prende il controllo di niente quella!
Non è capace, non è capace!
È capace a fare tante altre cose, ma questa cosa non è capace di farla.
Quindi: la mente che pensa, pensa.
Fa delle operazioni logiche, sono limitate, come ben sai, a più o meno due operazioni al secondo.
La mente inconscia opera, fa.
La mente inconscia fa! La mente inconscia ha una procedura completamente diversa, completamente diversa. Non fa un lungo processo logico ma reagisce istintivamente, non comprende il linguaggio articolato ma comprende il senso profondo del linguaggio articolato. Quando tu eri piccolo, quando io ero piccolo, ci hanno raccontato le favole e non comprendevamo molto bene tutta la favola sul dettaglio perché ci perdevamo, però la morale l’abbiamo presa, abbiamo imparato a comportarci seguendo la morale.
La mente inconscia prende la morale. La mente inconscia prende le informazioni globalmente, non fa un analisi logico-sequenziale, prende globalmente l’informazione. La mente inconscia fa delle cose che ci muovono all’azione. La mente inconscia conserva in sé la memoria emotiva.
Ogni qualvolta i tuoi genitori, i miei genitori, ci hanno detto che eravamo bravi o che non eravamo bravi, mentre eravamo piccolini e abbiamo provato emozioni contrastanti e negative, queste emozioni sono andate a finire nel nostro inconscio.
Quindi a noi basta percepire una certa informazione visiva nel viso di nostra madre, per provare quell’emozione negativa… è stata inserita e non è cancellabile. È modificabile ma non è cancellabile.
Mi segui quanto è importante?
Parleremo molto più profondamente dell’implicazione del linguaggio, dell’uso del linguaggio, con la memoria emotiva.
Voglio che in questo momento tu sappia che la tua mente inconscia dobbiamo rilevarla, tirarla fuori, guardarla in faccia e dire “cosa stai facendo per me?”.
Quando ci sarà chiaro quali sono i nostri programmi, quelli che mettiamo in atto inconsciamente, allora possiamo gestirli
Il nostro compito in questo momento è molto molto semplice: voglio che ti dai il tempo necessario, ma che lo trascrivi, delle parole ricorrenti che usavano i tuoi genitori, quelle che ti ricordi. Vai indietro nel tempo, più in là possibile. Tutte le parole che ti ricordi che utilizzavano. I detti popolari, le frasi ricorrenti di tua madre, le cose che si dicevano in famiglia.
Vai e scrivi… le credenze che ti hanno insegnato in famiglia. Voglio che tiri fuori un po’ di queste cose, ci serviranno in futuro.
Ora prendi carta e penna e trascrivi tutti i ricordi che ti vengono in mente relativi ai modi di dire dei tuoi genitori, le frasi ricorrenti che si dicevano nella tua famiglia, i detti popolari, eccetera.
Rilassati, cerca nei tuoi ricordi queste frasi e trascrivile.
E’ giunto il momento di prendere in considerazione un elemento molto importante della tua vita: il tempo ! Vai al modulo 4