fbpx

Ansia e Dintorni
Modulo 4.2
Il tempo parlato

Guarda il video

Materiale del Modulo

Qui sotto trovi la trascrizione del video e gli esercizi pratici proposti.

Il tempo parlato

 

Ok, ci occupiamo del modo nel quale noi ci rivolgiamo al tempo. La prima cosa è il tempo parlato e qui, purtroppo, mi tocca, non parlare male, ma sottolineare molti aspetti negativi della nostra formazione. Siccome faccio il genitore mi rivolgo a me stesso in prima persona, e i genitori hanno tante responsabilità… fondamentalmente per il concetto del futuro.

Allora, già ben sapete che noi arriviamo a questo mondo come se fossimo una tabula rasa e quindi inseriamo i nostri programmi attraverso al linguaggio.

Secondo voi per quale motivo un bambino impara a dire come primissima parola il no?

Ci sono varie teorie, perché è più facile, perché le consonanti… perché… perché… tutto quello che volete… vi assicuro che è perché è la cosa che sente più volte ripetuta, semplice, è semplicissimo.

Partiamo da questo concetto.

Pensate a come il concetto del futuro venga introdotto attraverso il linguaggio.
Un bambino vive nel presente esattamente uguale al vostro cagnolino o al vostro gatto. Vive nel presente, non ha un concetto del futuro. Ciò che è importante da fare è importante in questo momento, quello che farò dopo non esiste, io lo sto facendo in questo momento. La settimana scorsa, no 10 giorni fa, eravamo a passeggio con mia suocera. Veronica, che è la mia migliore amica, e questo non le fa bene, si rivolgeva a suo figlio, uscivamo dal parco, era già sera e diceva a Giuseppe questa meravigliosa frase: “Giuseppe, adesso andiamo in macchina, ti porto a casa, ti faccio la doccia, ti do il latte e poi a nanna”.
Ma pensate questo… immaginate cosa gli ho detto!
Adesso io faccio tutte queste cose? Non ci sta vero?

Quando noi diciamo ad un bambino: “domani facciamo questo”“se fai il bravo poi arriverà questo”.

Nella cultura bergamasca c’era Santa Lucia, poi i nonni e i genitori tengono buoni i bambini tutto l’anno perché il 13, 14… la notte del 13 Dicembre viene Santa Lucia.

Quindi se fai il bravo poi arriverà Santa Lucia. Ma comprendete come siamo noi ad inserire questo chip, questo programma che ti indica che tu devi vivere proiettato nel futuro, che lo facciamo attraverso il linguaggio.

Provate ad analizzare tutte le volte che vi rivolgete, in prima persona, parlando di quello che farete dopo. Noterete che sono più le volte in cui parlate del futuro di quello che farete, che le volte in cui parlate di quello che state facendo in questo momento. Il tempo parlato è fondamentale! I processi di ansia vengono esasperati, se volete, attraverso l’uso del linguaggio.

Le volte in cui io mi scopro che sto parlando di tutto quello che farò, sto attivando tutto il mio organismo, tutto il mio organismo. Ogni cellula si predispone a fare ciò che dovrà fare, ma le mie cellule non sanno che questo avverrà nel futuro, lo fanno adesso.

Ma adesso hanno l’incombenza anche di tenermi in vita.

Quindi un doppio lavoro, quando non triplo.

È infinita la quantità di volte in cui il corpo sta facendo la medesima cosa e sta proiettandosi nel futuro facendo tante cose contemporaneamente e fare tante cose contemporaneamente significa aprire tante finestre e aprire tante finestre significa, semplicemente, farsi venire l’ansia.


Ora che hai chiaro come il modo in cui vivi il tempo influisce nella tua vita, possiamo andare oltre. Vai al Modulo n 5 e scopriamo “Il dialogo interno ed il focus”