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Ansia e Dintorni
Modulo 6.2
Gestisci e modifica le tue sensazioni

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Materiale del Modulo

Qui sotto trovi la trascrizione del video e gli esercizi pratici proposti.

Gestisci e modifica le tue sensazioni

Sei ancora qui, complimenti!

Siamo alla fine. Siamo alla fine e so che alla fine ti aspetti qualcosa di eclatante ed io alla fine ti darò una cosa molto semplice. Attenzione perché poi le cose semplice conservano i grandi segreti. I grandi segreti son dentro delle cose banali, le cose semplici.

Tu sai che proviamo delle emozioni, tu dici prevalentemente che hai delle emozioni, e senti l’ansia per esempio.

La mia domanda è dov’è, dove vive, dove sta la tua ansia? Ci hai pensato? L’hai sentita?

Da qualche anno si sta conducendo uno studio danese, dove si sta topografando l’emozione, quindi è un lavoro fatto con quelle apparecchiature che rilevano la temperatura del corpo, quindi se provo un’emozione vedo di fotografare dove si è diretto molto più sangue e quindi si è illuminato di più.
È molto bello lo studio.

Sta venendo fuori ciò che la cultura sa già.

Se tu mi dici “c’ho la bocca dello stomaco chiuso” non stiamo parlando di un’emozione bellissima vero?
Se mi dici “ho un nodo sulla pancia” non stiamo parlando di un’emozione straordinaria.

Ma hai mai provato a pensare la valenza della cultura, della cultura popolare che insegna prima perché sono cose, non studiate sui libri, ma vissute e sentite. Ognuno di noi percepisce le emozioni nel corpo e, siccome siamo singoli individui, ognuno di noi percepisce le emozioni a modo proprio.
“Avere un mattone sullo stomaco”, “sentire il peso nelle gambe”, “sentirsi piegato” sono tutte espressioni verbali di emozioni che si provano con il corpo e siccome hanno una localizzazione, io ne posso parlare.
Non potrebbe essere altrimenti!

Per quale motivo sai che questa è una carezza?
Perché il termine carezza è stato associato a questo tocco leggero. E questo vuol dire punzecchiare, pizzicare. Questo vuol dire pungere, ma perché il verbo è associato ad un’azione ed io lo percepisco nel corpo.
Come hai imparato che le cose scottano? Ti sei scottato! Questo ha un senso per il tuo sistema nervoso: l’associazione di un termine ad una sensazione, e noi siamo sensazioni (il cervello associa termini e sensazioni).

Ora ti invito a fare la prova, perché ci serve.
Dove nasce la tua ansia?
E lo sai benissimo che ti basa ricordare un momento d’ansia o ti basta proiettarti nel futuro.

Voglio che tu sappia dove nasce la tua ansia.

Identificata? Bene!

Topografia delle emozioni, delle sensazioni.

Hai un luogo dove nasce la tua ansia. Ora, la seconda domanda è “che cosa fa questa sensazione?”
Sì, non sono pazzo, tranquillo. Io so che quella sensazione fa qualcosa.
Normalmente si muove oppure ti da una sensazione di un certo tipo. Identificala, che cosa fa?

Fatto? Bene!

Rimani in standby .

Per fare in modo che il tuo cervello possa percepire, identificare quella sensazione, avviene un miracolo, un miracolo che è composto da una miriade di segnali elettrochimici, quindi elettricità che passa dal punto di riferimento verso il tuo cervello, informa i sensori in modo tale che chimicamente si producano delle reazioni, il cervello percepisce, rimanda informazioni sempre elettrochimica per mantenere quella sensazione… Elettrochimica?

Quindi il tuo cervello ha identificato un certo percorso e questo percorso significa che stai provando ansia!

Che cosa potrebbe accadere se io interrompo quel percorso?

Ciò che accade è magico!

Il cervello che è una macchina ecologica ed economica, per natura, tende ad utilizzare ciò che serve, ciò che non serve viene immagazzinato.

Ciò che stai per imparare è un segreto ed un esercizio che ho impiegato una vita per imparare a fare. Te lo faccio molto semplice. Identificato cosa fa la tua sensazione? V
Voglio che tu lo metta fuori dal tuo corpo e lo visualizzi.

La mia ansia, normalmente, mi comprime verso l’interno, si chiude come un nodo, si chiude verso l’interno in questo modo. Lo tiro fuori e continuo a visualizzarla in questo modo e inverto visivamente la direzione nella quale si muove. Ricordati: Inverti! Dal lato opposto, dal lato contrario. Mandala dal lato contrario!

La visualizzo, la visualizzo, la visualizzo. Quando mi è molto chiaro ciò che sto vedendo, al punto tale che comincio a sentirlo, la rimetti dentro il tuo corpo.

Una volta rimessa nel mio corpo, percepisco le sensazioni uguali e contrarie. Si muovono nella direzione contraria. La sento, la sento. Dopo che la stai sentendo interrompi completamente lo schema. Conta dall’uno al cinque. Conta dal cinque all’uno. Ripeti dentro di te una canzoncina di quando eri piccolo. Basta!

Cosa provi adesso?
Hai invertito la tua sensazione dell’ansia e questo può rimanere in eterno. Allenati.

Ciò che ti sto dicendo è che è una cosa molto semplice, ma necessita di allenamento, necessita che tu lo ripeta. Probabilmente sei riuscito a farlo con me, ma probabilmente hai bisogno di ripeterlo da solo. Ripetilo da solo. Diventa un esperto nell’interruzione dello schema, nell’identificazione della direzione nella quale si muove la tua sensazione negativa. Invertila fuori di te, visualizzala, percepiscila rimettila dentro di te, sentila dentro di te che si muove nella direzione contraria. Sentila per un po’. Poi interrompi lo schema, fai qualcosa che non c’entra assolutamente nulla con ciò che hai appena fatto.

La sensazione che provi in questo momento è completamente diversa.

L’allenamento lo dobbiamo fare nelle situazioni come queste in cui non sei nel pieno dell’ansia. Ma è soltanto partendo dalla cosa conosciuta e facile che poi diventerai padrone e puoi farlo nella situazione in cui l’ansia ti sta per dominare.
Ma sono sicuro che questo termine è già sparito dalla tua testa. L’ansia non ti controlla più, sei tu a poter controllare un emozione.


Ora che hai chiaro il modo in cui controllare le emozioni, possiamo andare oltre. Vai al Modulo n 6.3 e concluderemo con “Il tuo programma di liberazione dall’ansia”